L’aspetto esteriore è quello che ne determina forma, lunghezza e diametro, a prescindere dal produttore.
La misura standard per il diametro viene detta “cepo”, ossia la 64 parte del pollice.
Le misure del sigaro vengono chiamate “vitolas”: Vitola de Galera (misure del sigaro); Vitola de Salida (nome commerciale).
A Cuba, sono registrate più di 950 formati, a conferma di un mondo variegato e intrigante.
Una distinzione importante si ha:
- Parejos, con forma lineare e due lati simmetrici;
- Figurados, simmetria irregolare e lati asimmetrici.
Tra i Parejos, i formati più conosciuti sono:
- Corona: cepo 42, offrono una fumata che va tra i 50 e 60 minuti. Tra i più famosi il No.3 di Montecristo e Le Hoy du Roi di Hoyo de Monterrey;
- Petit Corona: cepo 42, ma un po’ più corto, molto conosciuti i Mille Fleur di Partagas;
- Marevas: quello più venduto al mondo, cepo 42, tempo di fumata circa 50 minuti, il più conosciuto è il No.4 di Montecristo;
- Robusto: cepo 50, gusto pieno e intenso per una fumata di circa 60 minuti; tra questi il Partagas serie D no.4 e il Robustos di Cohiba.
Tra i Figurados, invece:
- Piramides: cepo 52, con pezzi pregiatissimi, con una durata di 95 minuti; conosciuti i Robaina Unicos e il Montecristo no.2;
- Campanas: sempre cepo 52, ma con una lunghezza inferiore; fumata piena e ricca, tra questi il Belicosos Finos di Bolivar e il Belicosos di Sancho Panza;
- Culebra: tre pezzi attorcigliati tra loro, sottili e lunghi, separati, e si fumano uno per volta, cepo 39; il più famoso il Culebra di Partagas.
Quello dei sigari è un mondo vario e accattivante, tutto da scoprire, pronto a regalare emozioni e sensazioni diverse: l’unico limite è rappresentato da dove arriva la tua curiosità.
Noi di La 196 gli amici del sigaro, della tradizione del sigaro ne abbiamo fatto un’arte da condividere, perché il sigaro è anche questo. Vieni a scoprire come realizzare la tua degustazione!
Siamo nella New York degli anni ’80, in una città devastata dalla criminalità, si assiste alla rinascita dell’arte e al Boom economico.
New York è la città in cui riecheggia l’idea di una libertà assoluta e dove tutto può diventare possibile.
Vero propulsore della produzione artistica è l’economia, che la eleva a “status symbol” e oggetto in cui investire.
I giovani “maghi” della finanza, rappresentativi della nuova classe detentrice di ricchezza, sfoggiano grandi tele sulle spaziose pareti di casa; le opere d’arte non hanno mero valore artistico, ma acquistano valore economico.
Ed è proprio circondati da queste tele, nei grandi salotti, che i finanzieri festeggiano i loro successi, circondati da amici e conoscenti. In queste occasioni si crea la cultura del sigaro, come momento di relax, dopo lunghe giornate in Borsa, accompagnato solitamente dal Rum di qualità.
Il sigaro, pregiato e servito in scatole di raffinato legno da cui veniva offerto ai propri ospiti, diventa simbolo di classe, ricchezza e successo.
Da questa tendenza d’oltreoceano, ecco che il sigaro diventa protagonista di successi e occasioni speciali.
Negli ultimi anni, in ricorrenze come Lauree e Matrimoni, è diventato di tendenza realizzare i cosiddetti “cigar corner”, un angolo relax per i commensali, dopo il banchetto, allestito con sigari pregiati, accompagnati da alcolici di qualità, spesso proprio il Rum, e cioccolato fondente.
Un tocco di classe, dal gusto un po’ retrò, per eventi chic e di stile.
Noi di 196 gli amici del sigaro, siamo a vostra disposizione per consigliarvi tra la vasta scelta di distillati, cioccolato e sigari da offrire ai vostri commensali e per personalizzarlo con gli allestimenti adatti per essere in linea con lo stile scelto per il vostro evento.
Si sa, il sigaro e il rituale attorno ad esso, suscita curiosità e fascino…
Ma cosa è il sigaro?
Sono foglie di tabacco seccate, fermentate e arrotolate (da qui la forma cilindrica), consumate attraverso il rito del fumo lento.
Pratica legata alle antiche civiltà del Centro America, i Maya, fu solo con la scoperta dell’America per opera di Cristoforo Colombo, che se ne viene a conoscenza nell’Antico Continente.
Introdotta da prima come pratica medica, solo successivamente divenne pratica ludica, di piacere, legata ad ambienti aristocratici, dove addirittura la lunghezza del sigaro era proporzionale alla posizione sociale.
Per molti paesi, adatti alla produzione e fattura del tabacco, come Cuba, il commercio dei sigari rappresentò una miniera d’oro.
Ma cosa è la pratica del cosiddetto fumo lento?
È una vera e propria forma di degustazione del sigaro, che inizia con il taglio del sigaro, la prima cosa da fare, ossia tagliare la ‘testa’ del sigaro; dopo si può procedere con l’accensione, una pratica lenta e minuziosa che richiede qualche minuto, in quanto avviene progressivamente fino alla creazione di un braciere uniforme; la scorretta accensione, si dice comprometta la qualità della ‘fumata’.
Il tiraggio del sigaro avviene in modo lento, appunto si degusta (circa un tiraggio al minuto), effettuandolo in modo forte e profondo; ma attenzione il fumo del sigaro non va aspirato, bensì tenuto in bocca e poi espirato ( tecnica del fumo lento appunto, che lo differenzia nettamente dal fumo della classica sigaretta), anche perché il mix di tabacco ha un aroma molto più forte e decisa; inoltre così, si limita di fatto l’esposizione agli effetti nocivi del fumo ( pur non escludendone tuttavia i rischi per la salute).
Si capisce quindi come, fumare il sigaro rappresenta un momento di relax, va effettuato solo quando si ha la consapevolezza di avere il giusto tempo da dedicare alla pratica, un vero rito, in cui si può apprezzare a pieno il mix di odori e aroma che può sprigionare.
Il sigaro non va fumato, ma gustato!
Noi proponiamo un’ampia varietà di sigari da acquistare in tabaccheria o da gustare nei tuoi momenti speciali, accompagnati da liquori e cioccolato, in grado da amplificarne odori e aromi.
Prenota il tuo ‘cigar corner’ per le tue occasioni speciali.
Sapete che sigaro-cioccolato è uno degli abbinamenti più affascinanti?
Scoprite con noi come poterlo realizzare al meglio!
Il cioccolato deriva dai semi della pianta di cacao. Tra tutte le varietà, la più pregiata è il cioccolato fondente, con il suo caratteristico colore scuro e inconfondibile gusto amaro. Per le sue note di sapore e le sue peculiarità, già da tempo non è solo ad uso nelle pasticcerie, ma si presta ad abbinamenti con alcolici e prodotti da fumo.
Il gustare un quadretto di cioccolato durante la fumata del sigaro può rendere l’esperienza veramente affascinante, ma affinché si possa godere a pieno di questa esperienza è bene seguire alcuni consigli, detti criteri di concordanza:
• Dolcezza e speziatura: bisogna ricordare di prediligere sigari dalla speziatura dolce piuttosto che piccante; la percentuale di cacao del cioccolato deve essere del 60-70%, per non avere un eccessivo retrogusto amaro o tostato.
• Struttura e persistenza: maggiore è la struttura e la persistenza al palato del sigaro, maggiore sarà la percentuale di cacao nel cioccolato, facendo attenzione che non sia mai superiore al 90%; così per sigari dal corpo leggero si abbinerà cioccolato fondente al 60%, dal corpo medio un cioccolato fondente al 70%, dal corpo robusto e molto persistente al palato si sceglierà un cioccolato fondente all’ 80 –90%.
Altri tipi di cioccolato, come quello bianco o quello al latte, invece sono eccessivamente dolci per sostenere il sapore forte dei sigari, e quindi sono sconsigliati.
A tale abbinamento così affascinante, cosa si potrebbe aggiungere infine? Il Rum.
La combo perfetta esiste: sigari, rum e cioccolato, tre sapori che seducono, con origini antichissime.
Questa associazione così antica tra cioccolato, rum e sigari, il gusto, l’armonia e il piacere che ne deriva dalla loro degustazione, sono sicuramente eredità lasciate dalle antiche civiltà Maya dello Yucatan, terra madre di questi prodotti considerati sacri, purificanti e di buon auspicio, utilizzati durante gli antichi e tribali rituali.
La scelta di combinare questi tre elementi renderà la fumata del vostro sigaro un’esperienza unica e affascinante.
Passate da noi per l’acquisto dei vostri sigari o per richiedere la realizzazione di un cigar corner, un angolo degustazione dove potrete apprezzare a fondo odori, sapori e primordiali sensazioni.
Prima di fumare il vostro sigaro, uno dei momenti fondamentali è il taglio.
È un’operazione che va fatta con molta attenzione perché si potrebbe compromettere l’integrità del prodotto, e quindi rovinare la successiva fumata.
Sapete che esistono degli strumenti specifici?
• Forbici: capaci di tagliare qualsiasi formato pur richiedendo una dimestichezza d’utilizzo più elevata.
• Ghigliottina (o cutter): lo strumento più diffuso e più versatile, disponibile in metallo o plastica.
• Puncher (o fora sigari): che forano la capa in modo preciso con un diametro per il passaggio ridotto permettendo un maggiore controllo sul tiraggio. Non possono essere impiegati con i sigari di tipo figurado.
Prima di ogni taglio è sempre utile umidificare un po’ la testa del sigaro, solitamente con la saliva.
Ciò fa sì che il tabacco torni ad essere più elastico rendendo più facile il taglio, evitando di portarsi dietro altre foglie della capa.
Per il Pajeros il taglio lo si dovrebbe effettuare appena sopra la linea dove il Gorro incontra la capa, in modo tale da lasciare abbastanza perillia e impedire alla capa di staccarsi.
Mentre, in caso di Figurados, la testa chiusa a piramide permettere di giocare di più con il taglio ed avere una maggiore superficie d’intervento, così da trovare il tiraggio più consono ai propri gusti.
Ovviamente, maggiore sarà l’esperienza più facile e veloce risulterà l’operazione, permettendone di variare il modo ed ottenere il tiraggio e la fumata che si preferisce.
In molti tuttavia usano il coltello; è possibile o compromette la fumata?
Non è mai una buona idea, è sempre un’opzione in mancanza di alternative, che necessita di pratica e di abilità per evitare che il sigaro si rovini.
Se proprio necessario, è bene prima di tutto stabilizzare il sigaro, in modo che sia ben fermo; è indispensabile usare una lama ben affilata e ruotare il sigaro contro la lama del coltello fino a raggiungere una rotazione completa.
Ovviamente per non correre rischi, vi consigliamo sempre l’acquisto di un buon cutter.
Passate in tabaccheria per la scelta dei vostri sigari, troverete una vasta scelta delle varietà più pregiate e della migliore qualità. Vi aspettiamo!
Come nasce il sigaro italiano?
Di Kentucky fermentato, nasce casualmente nell’agosto del 1815 nella manifattura di Santa Caterina delle Ruote a Firenze, a causa di un violento acquazzone estivo e successivo caldo torrido: un cumulo di tabacco nel cortile della manifattura, subisce uno strano fenomeno, indicato successivamente come “fermentazione” che ne altera l’aspetto, l’odore e il sapore.
Invece di buttarlo, per evitare la perdita di capitale, si decise di produrre dei sigari economici da vendere al popolo di Firenze.
Nessuno si aspettava che sarebbe stato invece un grande successo!
Fu così, che il sigaro ottenuto, entrò regolarmente in produzione dal 1818.
Dal successo al declino del sigaro italiano
Nei primi anni ‘60 furono introdotte le prime macchine in grado di riprodurre le operazioni manuali delle sigaraie e si decise così di abbandonare la lavorazione manuale.
Questo incise sulla qualità con conseguente riduzione delle vendite che raggiunse il fondo negli anni ’80.
La rinascita negli anni ’90
Dopo il declino, improvvisamente si assistette ad un “boom” di richieste, tanto che il Monopolio di Stato, non riuscì a farvi fronte.
Con la costituzione dell’Ente Tabacchi Italiani, che è subentrata nelle attività produttive e commerciali dei Monopoli di Stato, il Sigaro Italiano ha subito un’incisiva evoluzione passando da un prodotto rustico ad una vera eccellenza Made in Italy, anche grazie alla reingegnerizzazione dei processi tecnologici.
La liberalizzazione del mercato e la concorrenza hanno comportato una maggiore e differenziata offerta, con conseguente miglioramento della qualità e la riduzione dei prezzi, così da soddisfare le diverse esigenze.
Oggi tra le eccellenze mondiali, tre sono sigari italiani:
• Toscano: il più antico prodotto in Italia, di cui il Sigaro Antico Toscano, premiato nel 2021 come il migliore al mondo
• Italico: entrato in produzione nel 2013 da un’azienda trevigiana, tra cui il più apprezzato è l’Ambasciator italico classico
• Pedroni: prodotti già dal 1848 e oggi assorbita dall’azienda Toscano, con due linee, la classica e la Pedroni mix, tra cui i sigari aromatizzati.
Il Sigaro Italiano è un prodotto che viene fumato principalmente in Italia, ma negli ultimi anni grazie al Made in Italy, viene apprezzato anche all’estero.
Passa da noi in tabaccheria per l’acquisto dei tuoi sigari.
E se vuoi dare un tocco di classe e vintage ai tuoi eventi realizza con noi il tuo cigar corner: successo assicurato!